Prosciolto dall’accusa di tentato omicidio, rimane quella per lesioni: il Tribunale dichiara il non luogo a procedere per un 35enne pugliese arrestato a maggio 2024 dopo un violento litigio con una ragazza a Roccapiemonte. Lo riporta Il Mattino.
Lite a Roccapiemonte, non fu tentato omicidio: 35enne prosciolto
Si chiude con un non luogo a procedere il procedimento giudiziario nei confronti di un 35enne originario della Puglia, arrestato nel maggio 2024 con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di una giovane donna. Il Tribunale ha infatti derubricato il reato in lesioni, non perseguibili in seguito alla remissione di querela da parte della vittima, secondo quanto previsto dalla riforma Cartabia.
Il caso
Secondo la ricostruzione iniziale, l’uomo e la donna – conosciutisi online e frequentatisi per un periodo – avrebbero avuto una violenta lite in casa, al termine di una serata trascorsa insieme. La ragazza denunciò all’epoca di essere stata aggredita e quasi strangolata, mentre l’imputato sostenne di essere stato trattenuto contro la sua volontà nell’abitazione, e di aver avuto con lei solo una colluttazione. A dare l’allarme furono i vicini di casa, preoccupati dalle urla. I carabinieri, intervenuti forzando una finestra, trovarono il 35enne riverso sopra la donna, ritenendo in un primo momento che l’avesse tentata di strangolare. Fu arrestato in flagranza con l’accusa di tentato omicidio.
Il processo e la sentenza
Durante il dibattimento, il quadro accusatorio si è modificato. Le versioni contrastanti dei due protagonisti, e l’assenza di elementi certi che potessero confermare l’intento omicida, hanno portato il collegio giudicante a riclassificare l’accusa come lesioni. Nel frattempo era sopraggiunta la remissione della querela, rendendo improcedibile l’azione penale. Le motivazioni della sentenza saranno depositate nei prossimi mesi.