Famiglie, studenti, attivisti, docenti, associazioni, artisti e semplici cittadini: in circa un migliaio hanno affollato ieri la Villa Comunale “De Sauget” di via Francesco Solimena, a Nocera Inferiore, in occasione del primo Pride cittadino. Un evento promosso dall’associazione Controcorrente con il sostegno dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Paolo De Maio. La giornata ha offerto un ampio programma di musica, dibattiti, workshop e riflessioni su diritti civili e temi sociali di respiro internazionale come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Nocera Inferiore, in mille per il primo Pride
«Questo è solo il primo passo. L’obiettivo è dare continuità e arrivare il prossimo anno a organizzare una vera e propria parata cittadina», ha dichiarato Francesco Orlando, tra i fondatori dell’iniziativa. L’organizzazione ha richiesto impegno e determinazione, anche di fronte a ostacoli inaspettati. «Sapevamo che l’entusiasmo avrebbe superato la voce dei detrattori, ma non ci aspettavamo così tanta ostilità. Sui social abbiamo ricevuto insulti e minacce, ma non ci siamo fatti intimidire», ha aggiunto.
Tra gli interventi più significativi, quello di Daniela Lourdes Falanga, attivista e membro della segreteria nazionale di Arcigay. Transgender, figlia di un noto esponente della criminalità organizzata di Torre Annunziata, Falanga ha raccontato il suo percorso di emancipazione personale e sociale. «In questi territori – ha detto – si sta costruendo uno spazio di resistenza fondamentale, in un momento storico in cui la democrazia appare fragile in molte parti del mondo. I giovani di Nocera Inferiore stanno offrendo una risposta concreta all’odio e alla privazione della libertà». Ripercorrendo la sua esperienza, ha ricordato la lotta del “bambino Raffaele”, il nome con cui era stata registrata alla nascita, nel tentativo di sottrarsi alla logica del clan familiare. «Raffaele ha aperto la strada a Daniela, che ha scelto di denunciare quella violenza e di vivere la propria verità», ha spiegato.
Diversi anche i contributi da parte delle associazioni coinvolte. Carmela Smaldone, referente di Agedo Campania, ha sottolineato l’importanza del supporto alle famiglie: «Aiutiamo i genitori a superare le barriere culturali e ad accogliere pienamente i propri figli, nella loro autenticità». Mario Caserta, in rappresentanza dell’associazione Ponti da costruire Campania, ha invece evidenziato il dialogo possibile tra mondo LGBTQ+ e Chiesa cattolica.
Soddisfatto anche il consigliere comunale Raffaele Salomone, che ha definito l’appuntamento «un punto di partenza per costruire un evento ricorrente e sempre più partecipato». Intenso il programma culturale e sociale della giornata, con workshop dedicati alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, l’intervento dell’associazione La scelta di Simona attiva nella ricerca oncoematologica, e la testimonianza di Lino Picca per Libera contro le mafie.
Spazio infine alla musica con le esibizioni live degli artisti “Primo Amore”, “Fab From Uw” e “Boy Rebecca”, che hanno concluso una giornata all’insegna della visibilità, della consapevolezza e della partecipazione collettiva.