Primo bilancio della Direzione Marittima regionale per l’operazione “Mare Sicuro 2025” in Campania: oltre 6.000 controlli, 150 salvataggi e attività di bonifica sul demanio marittimo campano.
Primo bilancio dell’operazione Mare Sicuro 2025 in Campania
Primi risultati per l’operazione “Mare Sicuro 2025” condotta dalla Direzione Marittima della Campania, che ha preso ufficialmente il via lo scorso 16 giugno. L’attività si svolge nel periodo di massima affluenza balneare e prevede un’intensa azione di vigilanza e soccorso lungo i 523 chilometri di costa regionale, con l’obiettivo di garantire la sicurezza della navigazione, della balneazione e la tutela del patrimonio ambientale marino.
150 persone tratte in salvo e 6.000 controlli in mare
In campo sono stati impiegati 40 mezzi nautici, tra motovedette e battelli veloci, con 160 militari distribuiti nei principali presìdi della Campania. Nei primi venti giorni di attività, sono 54 le unità soccorse e ben 150 le persone salvate, a testimonianza dell’efficacia del dispositivo. A queste si sommano decine di interventi di assistenza, che spesso anticipano situazioni potenzialmente critiche.
Dal punto di vista amministrativo, l’attività di controllo ha portato all’esecuzione di circa 6.000 verifiche e alla contestazione di 576 illeciti, molti dei quali legati al mancato rispetto delle norme su balneazione e navigazione.
Rimosse 80 tonnellate di blocchi abusivi
L’operazione ha anche una forte valenza ambientale. In collaborazione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centrale, la Guardia Costiera ha avviato una serie di bonifiche demaniali. In particolare:
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a Nisida, rimossi 50 corpi morti abusivi e 2 km di cime e catenarie, su un’area già sequestrata di 100.000 mq;
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sul lungomare di Napoli, nello specchio d’acqua davanti al Consolato Americano, recuperate oltre 80 tonnellate di blocchi di cemento e 700 metri di attrezzature sommerse non autorizzate.
Sorveglianza nelle Aree Marine Protette
L’operazione “Mare Sicuro” ha visto un presidio costante anche all’interno delle Aree Marine Protette, con particolare attenzione ai divieti di navigazione, ancoraggio e pesca illegale. Una vigilanza strategica, basata su una rete solida di competenze specialistiche, in grado di rispondere alle complesse esigenze di un territorio fortemente antropizzato e naturalisticamente delicato.
Il bilancio: prevenzione, legalità e tutela ambientale
La Direzione Marittima definisce l’azione come «un esempio virtuoso di pianificazione e presenza operativa», in un contesto regionale in cui traffico commerciale, turismo nautico, aree protette e trasporto passeggeri convivono in un equilibrio sempre più fragile, da salvaguardare con interventi tempestivi e mirati.