Cronaca Salerno, Salerno

Detenuto morto al Ruggi, condannati tre medici per responsabilità sanitaria

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Il Ruggi d'Aragona
Il Ruggi d'Aragona

Svolta nel caso di Aniello Bruno, detenuto di Angri morto nel 2018 al Ruggi di Salerno: condannati tre medici per le complicanze che portarono al decesso. Un medico assolto. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.

Detenuto morto al Ruggi di Salerno, condannati tre medici

È arrivata la sentenza di primo grado per la morte di Aniello Bruno, 50enne di Angri deceduto il 1° aprile 2018 nel reparto di Rianimazione del San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno. Bruno, detenuto presso il carcere di Fuorni, morì a causa di uno choc settico, complicanza grave di una peritonite stercoracea dovuta a ischemia intestinale. Dopo un lungo iter processuale, caratterizzato da perizie e numerose udienze, il Tribunale di Salerno – con la giudice Sara Serretiello, subentrata al collega Paolo Valiante – ha emesso la sentenza con tre condanne e un’assoluzione.

Aniello De Chiara e Cosimo Orsano, medici in servizio nella casa circondariale di Fuorni, insieme a Giuseppe De Nicola, in forza al pronto soccorso del Ruggi, sono stati condannati a sei mesi di reclusione con pena sospesa per responsabilità nella gestione delle complicanze cliniche che hanno portato al decesso del detenuto. Assolta invece con formula piena Maria Rosaria Attianese, medico penitenziario, per la quale non è stata riconosciuta alcuna responsabilità. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 30 giorni, chiarendo i dettagli della vicenda e le ragioni della decisione giudiziaria.

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