Un team internazionale propone un nuova teoria sulla fine dell’Universo: smetterà di espandersi e collasserà su sé stesso in un “Big Crunch”. Lo studio rivoluziona le teorie sull’energia oscura.
Big Crunch, la nuova teoria sulla fine dell’Universo
L’Universo, così come lo conosciamo, non si espanderà per sempre. Secondo una nuova teoria avanzata da un gruppo internazionale di fisici teorici, tra 7 miliardi di anni l’espansione cosmica rallenterà e inizierà un processo di contrazione destinato a concludersi in un “Big Crunch”, un gigantesco collasso gravitazionale in cui tutto ciò che esiste verrà compresso in una singolarità.
A formulare questa visione è stato un team di ricerca guidato dal prof. S.H. Henry Tye dell’Università di Cornell (Stati Uniti), con la collaborazione del Centro Internazionale di Fisica di Donostia (Spagna) e dell’Istituto Tsung-Dao Lee – Università Jiao Tong di Shanghai (Cina). Le conclusioni derivano da un’analisi dei dati raccolti nei progetti Dark Energy Survey (DES) e Dark Energy Spectroscopic Instrument (DESI), due tra i più rilevanti esperimenti dedicati allo studio della misteriosa energia oscura.
Dall’espansione al collasso: il ruolo dell’energia oscura
Oggi sappiamo che l’Universo si sta espandendo in modo accelerato, fenomeno attribuito alla presenza dell’energia oscura, una forza invisibile che rappresenta circa il 70% del contenuto energetico dell’Universo. Il modello cosmologico attuale, Lambda-CDM, ritiene che questa spinta porterà a un “Big Freeze”, una morte termica del cosmo in cui tutto si raffredderà e si disperderà nel vuoto.
Il nuovo studio propone invece una visione dinamica dell’energia oscura, secondo cui essa non manterrà una pressione costante nel tempo: prima o poi, cesserà di allontanare le galassie e inizierà ad attrarle, invertendo il processo di espansione. Il risultato? Un “elastico cosmico” che si ritrae, fino a implodere nel Big Crunch. In questo scenario, Big Bang e Big Crunch sarebbero parte di un ciclo eterno, noto come Big Bounce, della durata complessiva di circa 33 miliardi di anni.
Il conto alla rovescia: quando finirà tutto?
L’Universo ha oggi 13,8 miliardi di anni. Secondo le nuove proiezioni, inizierà a contrarsi tra circa 7 miliardi di anni. Il collasso finale, la singolarità del Big Crunch, si verificherà tra 20 miliardi di anni. A contribuire a questo processo sarebbe anche una particella teorica chiamata assione, coinvolta nella dinamica dell’energia oscura. Va sottolineato che si tratta di fisica teorica ad altissimo livello speculativo: lo studio, intitolato “The Lifespan of our Universe”, è stato pubblicato su ArXiv e non è ancora sottoposto a revisione paritaria (peer review).
E la Terra? Il nostro destino è già segnato
Anche ammesso che la teoria sia corretta, l’umanità non sarà presente per assistere al collasso finale. Entro 1 miliardo di anni, la Terra sarà inabitabile a causa dell’aumento della temperatura solare, e in 2 miliardi di anni il Sole diventerà una gigante rossa, probabilmente inglobando il nostro pianeta. Altri pericoli – come collisioni stellari, impatto di asteroidi o crisi ambientali – potrebbero fare da acceleratori del nostro destino.