La puntata di Linea Verde Estate su Rai1 esplora il Cilento con Margherita Granbassi e Flavio Montrucchio: tra borghi fantasma, artigianato, cammini spirituali e lamparate. Lo riporta Giornale del Cilento.
Rai 1, Linea Verde Estate nel cuore del Cilento
Rai 1 accende i riflettori sul Cilento con una nuova e affascinante puntata di Linea Verde Estate, andata in onda il 6 luglio 2025. Al timone, Margherita Granbassi e Flavio Montrucchio, protagonisti di un viaggio sospeso tra paesaggi incontaminati, storia millenaria e suggestioni spirituali, in un territorio dove il tempo sembra rallentare e la terra racconta.
Il percorso
Il percorso si apre a San Severino di Centola, il borgo fantasma che domina la valle del Mingardo. Le sue rovine diventano cornice e metafora di un “silenzio che parla”, tema portante della puntata. Un silenzio che non è assenza, ma occasione di ascolto profondo e connessione con la natura. I due conduttori proseguono in bici lungo la Via Silente, un itinerario cicloturistico che attraversa il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: otto tappe per chi cerca un contatto autentico con i luoghi, tra sostenibilità e lentezza.
A San Mauro La Bruca si riscoprono le tracce del cammino spirituale di San Nilo, monaco bizantino, mentre a San Severino la cantautrice Dadà conduce gli spettatori in una narrazione tra arte, musica e visione onirica. Il viaggio continua a Caselle in Pittari, dove l’agricoltore-filosofo Antonio Pellegrino presenta la sua “biblioteca del grano”, un simbolo di cultura rurale e memoria collettiva che trasforma l’agricoltura in un atto politico e poetico. A Scario, invece, spazio alla moda artigianale e sostenibile, frutto della manualità di chi trasforma il paesaggio in tessuto, intreccio, creatività. Un racconto che unisce tradizione e futuro, bellezza e responsabilità ambientale.
E poi il mare, con la magia della lamparata a Marina di Camerota, l’antica pesca notturna alla luce delle lampare, tra suoni e riflessi che rievocano legami ancestrali tra uomo e Mediterraneo, tra cultura e cibo. Il gran finale, ancora una volta, a San Severino, tra sorrisi, sapori, artigianato e memoria viva. Un epilogo che è anche una promessa: quella che il viaggio non finisce con la trasmissione, ma continua nei gesti, nei racconti, nelle comunità che ogni giorno tengono viva l’anima del Cilento.