La pm Katia Cardillo è stata eletta presidente della sezione di Salerno dell’Anm (Associazione Nazionale Magistrati): «Continuità e dialogo per una giustizia al servizio dei cittadini». Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Anm Salerno, Katia Cardillo eletta presidente: «Una scelta nel segno della continuità»
È la pm Katia Cardillo la nuova presidente della sezione salernitana dell’Associazione Nazionale Magistrati. L’elezione si è conclusa ieri, sancendo il passaggio di testimone con la giudice Mariella Zambrano, che ha guidato la giunta negli ultimi quattro anni. Un voto partecipato e dal forte valore simbolico, che ha premiato il gruppo Unità per la Costituzione (Unicost), risultato il più votato con 104 preferenze e quattro seggi su sette. Oltre a Cardillo, in giunta entrano anche Alessandro Di Vico, Giuseppe Barbato e Valeria Campanile. Magistratura Indipendente ottiene 39 voti e due seggi, che saranno occupati da Gianpaolo Nuzzo e Giovanna Pacifico. Il settimo componente dell’organo distrettuale sarà Guglielmo Valenti, espressione del gruppo Area, che ha totalizzato 25 voti.
Le prime parole di Cardillo: «Giustizia al servizio dei cittadini»
«Sono onorata della fiducia e del consenso ricevuto», ha commentato la neo presidente Cardillo. «La magistratura del distretto ha dato prova di maturità con una partecipazione molto alta e un confronto pacato tra i candidati. Proseguiremo il lavoro intrapreso dalla giunta uscente, guidata con equilibrio e competenza da Mariella Zambrano». Cardillo ha ribadito l’impegno per una magistratura vicina alle esigenze del territorio: «Il nostro obiettivo sarà quello di rendere la Giustizia sempre più accessibile e comprensibile per i cittadini. Questa è la nostra stella polare».
Indinnimeo (Unicost): «Affronteremo le sfide con coraggio»
Soddisfazione anche da parte del segretario di Unicost, Piero Indinnimeo, che definisce il risultato «straordinario», soprattutto alla luce delle sfide che attendono il mondo della giustizia. «Viviamo un momento complicato — ha detto — in cui il magistrato è preoccupato prima come cittadino e poi come operatore del diritto. La riforma costituzionale sulla separazione delle carriere, il sorteggio per il Csm e l’istituzione dell’Alta Corte di giustizia rappresentano un passaggio critico».
Indinnimeo ha ribadito l’importanza di un confronto pubblico sul tema, anche al di fuori dell’ambiente giudiziario: «Sarà compito della nuova giunta far comprendere alla società civile quanto questa riforma, così come pensata, possa risultare dannosa per l’intero sistema giustizia». Il lavoro della nuova presidenza si annuncia dunque incentrato su trasparenza, dialogo e presenza sul territorio, con una particolare attenzione alle ricadute che le trasformazioni normative potrebbero avere sulla quotidianità dei cittadini.