I lavori di rifacimento delle piste presso l’aeroporto di Capodichino a Napoli sono stati rinviati a novembre 2026. Una scelta condivisa da ENAC, Gesac e Comune per tutelare turismo e mobilità. Lo riporta Il Mattino.
Aeroporto di Capodichino, lavori rinviati a novembre 2026
I lavori sulle piste dell’aeroporto di Capodichino non inizieranno più a gennaio, ma a novembre 2026, e dureranno un solo mese anziché 42 giorni. Lo ha stabilito una riunione tra ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), Gesac (gestore degli aeroporti di Napoli e Salerno), compagnie aeree e operatori aeroportuali. L’intesa è nata dalla volontà comune di limitare al minimo l’impatto sui passeggeri e sul sistema turistico ed economico della città.
Un rinvio condiviso per evitare disagi
L’incontro, cui hanno preso parte il presidente di ENAC Pierluigi Di Palma, il direttore generale Alexander D’Orsogna, il vicedirettore Fabio Nicolai, il direttore delle infrastrutture Claudio Eminente, e per Gesac il presidente Carlo Borgomeo e l’AD Roberto Barbieri, ha prodotto una decisione unanime: spostare i cantieri al mese meno trafficato dell’anno. «È una soluzione condivisa da tutti – ha spiegato Di Palma – che permette di minimizzare i giorni di chiusura dell’aeroporto, salvaguardando il diritto alla mobilità dei cittadini».
Un mese di stop per un intervento cruciale
La nuova finestra temporale consentirà di concentrare tutti i lavori in un’unica fase, evitando la frammentazione in più periodi (“lavori spezzatino”) e riducendo così l’impatto operativo sullo scalo. Il tavolo tecnico permanente tra ENAC, ENAV, Gesac e operatori seguirà l’intero iter fino all’avvio delle attività.
Turismo in crescita, Napoli al centro del sistema
Il rinvio è stato favorito anche dai dati forniti dall’Osservatorio comunale, guidato dal sindaco Gaetano Manfredi. Napoli sta vivendo un vero boom turistico: nel 2024 si stimano 20 milioni di visitatori, con un PIL del comparto che supera 1,5 miliardi di euro (senza considerare l’economia sommersa, stimata al 30%).
Capodichino è diventato nodo strategico del trasporto nazionale e internazionale, con 13 milioni di passeggeri annui e collegamenti intercontinentali in espansione. La sua posizione centrale, a 10 minuti dal centro storico e 15 dal lungomare, lo rende un asset unico tra le grandi città d’arte.
Lo scenario internazionale: la Coppa America a Napoli
Un altro fattore decisivo è stato l’arrivo degli equipaggi della Coppa America di vela, prevista a Bagnoli nel 2027. Le delegazioni, tra cui quella neozelandese detentrice del titolo, inizieranno ad arrivare già tra marzo e maggio 2026. Il Comune ha voluto garantire piena operatività dello scalo per quella fase delicata.
Rastrelli (FdI): «Scelta strategica, merito del Governo»
Soddisfazione anche da parte del senatore di Fratelli d’Italia Sergio Rastrelli, che attribuisce lo slittamento al «decisivo intervento del senatore Antonio Iannone, sottosegretario alle Infrastrutture, e dell’onorevole Edmondo Cirielli, viceministro agli Esteri». Secondo Rastrelli, «la nuova programmazione consente di contenere l’impatto economico e organizzativo per operatori e cittadini, grazie anche alla comunicazione preventiva che eviterà prenotazioni errate e richieste di rimborso».