Nell’area protetta della Riserva Naturale Foce Sele-Tanagro, tre persone sorprese a decespugliare per creare una piazzola da pesca: sequestrate attrezzature e scattano le denunce.
Foce Sele, distrutta vegetazione per allestire una piazzola da pesca
Nuovo episodio di degrado ambientale nella Riserva Naturale Foce Sele – Tanagro e Monti Eremita Marzano. Tre persone sono state denunciate per aver abbattuto la vegetazione protetta allo scopo di realizzare una piazzola da pesca in un’area vincolata, sottoposta a tutela ambientale. L’intervento, che rientra nel piano di prevenzione e repressione dei reati ambientali predisposto dall’Ente Riserva, è stato portato a termine da due squadre operative del Nucleo Guardie Giurate Ambientali di Accademia Kronos con il coordinamento dei Carabinieri Forestali di Capaccio Paestum.
Sequestrate le attrezzature
I tre soggetti, armati di motosega, decespugliatori, zappe, martelli e assi di legno e ferro, stavano preparando l’area lungo la foce del fiume Sele per ricavarne una postazione di pesca. L’azione illegale è stata però interrotta grazie a un’operazione congiunta: gli agenti sono intervenuti in flagranza, bloccando i lavori e sequestrando tutto il materiale impiegato. Le tre persone sono state identificate e denunciate.
Più controlli con fototrappole
A seguito dell’episodio, è stata annunciata l’installazione di nuove fototrappole di ultima generazione, capaci di rilevare movimenti anche al buio e a grande distanza. Questi dispositivi saranno collocati in punti strategici dell’area protetta, già sottoposti a monitoraggio, con l’obiettivo di scoraggiare ulteriori comportamenti illeciti.
L’Ente Riserva ribadisce che la tutela del patrimonio ambientale è una priorità assoluta: l’ecosistema della Foce del Sele rappresenta uno scrigno di biodiversità e come tale va preservato. L’invito ai cittadini è di segnalare attività sospette e rispettare i limiti imposti nelle zone tutelate.
