Scambio politico-mafioso a Scafati, la Procura Antimafia fa ricorso in Appello. La DDA di Salerno impugna tutte le assoluzioni, compresa quella del sindaco Pasquale Aliberti. La vicenda ruota attorno a presunti accordi politico-mafiosi risalenti alle elezioni del 2013 e 2015. Lo riporta SalernoToday.
Scambio politico-mafioso a Scafati, ricorso in Appello
Non si chiude il sipario sul processo “Sarastra”. La Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno ha presentato ricorso in Appello contro la sentenza di assoluzione emessa lo scorso novembre, che aveva scagionato, tra gli altri, anche il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, imputato per scambio elettorale politico-mafioso.
Il ricorso
L’azione della Procura punta a riesaminare l’intero impianto accusatorio, fatta eccezione per la posizione di Andrea Ridosso, per il quale non è stata impugnata l’assoluzione, riconoscendone l’estraneità ai fatti. Nel mirino, invece, tutti gli altri imputati assolti in primo grado:
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Pasquale Aliberti, sindaco di Scafati
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Nello Aliberti, fratello dell’attuale primo cittadino
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Monica Paolino, moglie del sindaco ed ex candidata alle regionali
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Roberto Barchiesi,
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Giovanni Cozzolino
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Citro Petrucci
La vicenda giudiziaria si sviluppa attorno ai presunti patti occulti tra l’Amministrazione comunale e la criminalità organizzata, in particolare con esponenti del clan Ridosso-Loreto, in occasione delle elezioni comunali del 2013 e delle regionali del 2015, in cui Monica Paolino risultava candidata.
Il precedente giudiziario
La sentenza di primo grado era arrivata dopo anni di inchieste, arresti, intercettazioni e polemiche politiche, e aveva rappresentato un colpo di scena giudiziario, con l’assoluzione di tutti gli imputati. Pasquale Aliberti, che in aula aveva accusato un malore per la tensione, aveva accolto il verdetto con grande commozione, parlando di “verità ristabilita”.
Il post criptico
Alla notizia del ricorso, Aliberti ha rotto il silenzio pubblicando un post sibillino sui social: “I messaggi di vicinanza di questa mattina valgono più di chi mi professa amicizia di convenienza. Buongiorno.” Un messaggio che sa di reazione amara ma controllata, mentre si riapre un fronte giudiziario potenzialmente molto delicato, non solo per il primo cittadino ma anche per l’intera maggioranza amministrativa.
Gli scenari
L’Appello potrebbe rimettere in discussione le assoluzioni e rilanciare un’inchiesta che ha rappresentato uno dei capitoli più controversi della storia politica recente di Scafati, intrecciando cronaca, politica e criminalità. Ora toccherà alla Corte d’Appello di Salerno riesaminare gli atti e stabilire se il processo “Sarastra” avrà un esito diverso. Nel frattempo, il clima resta teso e la città guarda con apprensione ai prossimi sviluppi.