Salerno

Emergenza scuole senza dirigenti in provincia di Salerno: 23 istituti senza titolari, appello della UIL per mobilità interregionale

Lecce insegnante aggredito scuola
Immagine di repertorio
Lecce insegnante aggredito scuola

La provincia di Salerno sta affrontando una crisi nella gestione del suo sistema scolastico, con 23 scuole attualmente senza dirigente scolastico titolare. L’assenza di una leadership stabile in queste istituzioni scolastiche sta creando difficoltà nella gestione e nell’innovazione didattica, con impatti negativi sulla qualità dell’educazione. Queste scuole, vitali per le rispettive comunità, sono oggi alla ricerca di soluzioni urgenti. Lo riporta l’edizione odierna de Il Mattino

Le cause del problema

La principale causa della carenza di dirigenti scolastici nelle scuole salernitane è il blocco della mobilità interregionale. I dirigenti scolastici campani, attualmente in servizio in altre regioni, non possono tornare nella loro terra d’origine, nonostante ci siano posti vacanti disponibili. La Uil Scuola Campania ha espresso una netta opposizione a questa situazione, che ha creato frustrazione tra i dirigenti fuori sede. In molti casi, l’unica soluzione adottata è l’affidamento delle scuole a reggenti temporanei, una misura che, pur efficace, non è una soluzione definitiva.

Le scuole “acefale” in provincia di Salerno

L’elenco delle scuole senza dirigente comprende istituti di primaria importanza per il territorio, che spaziano dalle aree costiere a quelle interne. Alcuni degli istituti coinvolti sono: l’Istituto Comprensivo “G. Fortunato” di Angri, l’Istituto “A. Galizia” di Nocera Inferiore, e la scuola “C. Pisacane” di Sapri. Queste scuole sono fondamentali per la promozione dell’inclusione sociale, la lotta alla dispersione scolastica e lo sviluppo locale. L’assenza di una leadership stabile in queste scuole impedisce loro di attuare una programmazione a lungo termine.

L’appello della UIL

La UIL Scuola Campania, attraverso il segretario regionale Roberta Vannini, ha lanciato un appello al governo regionale e al Ministero dell’Istruzione. Il sindacato ha sottolineato come la situazione sia ormai insostenibile e che il blocco della mobilità interregionale stia penalizzando la Campania, impedendo il rientro di dirigenti esperti che potrebbero contribuire significativamente al miglioramento delle scuole. La mancanza di soluzioni concrete rischia di compromettere ulteriormente la qualità del sistema educativo della regione.

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