Il minore che ha gambizzato un 25enne dopo una sparatoria davanti al bar Alba a Scafati si è costituito ai carabinieri con il proprio legale. Accusato di tentato omicidio, rischia ora il trasferimento in una struttura penale minorile. Lo riporta l’odierna edizione de La Città.
Scafati, costituito il 17enne responsabile della sparatoria
Si è presentato spontaneamente alla caserma dei carabinieri di Scafati, accompagnato dal proprio avvocato, il 17enne S.R., ritenuto responsabile del ferimento a colpi d’arma da fuoco di Giovanni Varroi, 25 anni, avvenuto giovedì sera davanti al bar Alba, in via Martiri d’Ungheria. La sparatoria, che ha destato forte allarme in città, è avvenuta in strada, sotto gli occhi di diversi testimoni.
Chi è il minore
Il ragazzo – formalmente incensurato – proviene da una famiglia storicamente vicina alla criminalità organizzata locale: il nonno fu ucciso nel corso di una delle tante faide di camorra che hanno insanguinato Scafati negli anni passati. Sebbene il suo nome non fosse mai comparso in precedenza in contesti penali, gli inquirenti lo tenevano d’occhio anche per i legami familiari.
La versione dei fatti
Nella sua ricostruzione, fornita agli investigatori durante l’interrogatorio in caserma, il giovane ha parlato di motivi personali alla base del violento litigio con la vittima. Secondo quanto emerso, si sarebbe trattato di vecchie ruggini tra i due, escludendo così collegamenti con lo spaccio di droga, ipotesi inizialmente circolata anche in ragione del passato giudiziario del 25enne ferito.
La posizione della Procura
Il minore è ora formalmente indagato per tentato omicidio. Il pubblico ministero, informato dai carabinieri della tenenza di via Oberdan, dovrà decidere nelle prossime ore se disporre una misura cautelare in una struttura penale minorile. L’indagine resta aperta anche per ricostruire nel dettaglio le fasi immediatamente precedenti e successive alla sparatoria, e per accertare l’eventuale presenza di complici o favoreggiatori.