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De Luca contro i limiti di mandato: “Ipocrisia istituzionale. E il Presidente della Repubblica può restare 20 anni?”

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Vincenzo De Luca

Il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, critica i limiti di mandato per governatori e sindaci: “Ipocrisia istituzionale. Ministri e Presidente della Repubblica non hanno vincoli, perché solo gli amministratori locali?”. Lo riporta Il Mattino.

De Luca contro i limiti di mandato: “Ipocrisia istituzionale”

Dal palco degli Stati Generali della Cultura, organizzati da Il Sole 24 Ore a Napoli, Vincenzo De Luca torna a far sentire la sua voce, stavolta sul delicato tema del terzo mandato per i governatori regionali. «Quando si parla di terzo mandato, si sfiora l’ipocrisia più pura», ha affermato il presidente della Regione Campania, con il suo consueto tono diretto.

«Non esistono limiti per parlamentari, ministri, nemmeno per il Presidente della Repubblica, e poi ci scandalizziamo se un sindaco o un presidente di regione si candida di nuovo? È semplicemente ridicolo». Un attacco frontale a quella che De Luca definisce una disparità di trattamento tra amministratori locali e vertici istituzionali nazionali, che – secondo lui – penalizza chi lavora ogni giorno a stretto contatto con i cittadini.

Sanità, infrastrutture e futuro simbolico

Il governatore ha poi sottolineato i traguardi raggiunti in Campania: «Stiamo realizzando dieci nuovi ospedali. In Italia, per costruirne uno, ci vogliono in media 16 anni. Davvero possiamo ragionare solo per limiti di mandato, quando invece servirebbe continuità amministrativa per completare progetti così ambiziosi?».

Non ha nascosto, tra le righe, un’apertura alla possibilità di ricandidarsi, evocando persino una “opera simbolo di identità moderna per Napoli” che potrebbe vedere la luce solo con una visione di lungo periodo. Il riferimento va ai lavori per la nuova sede della Regione Campania.

«Lasciamo decidere ai cittadini, non ai tecnocrati di Roma»

In chiusura, De Luca ha alzato i toni: «Quello che mi indigna di più è voler togliere la parola ai cittadini. Davvero ha più titolo un funzionario romano – magari scollegato dalla realtà dei territori – rispetto a chi vive a Napoli, Salerno o Caserta? È una narrazione inaccettabile, una manfrina stanca e offensiva».

E, con una delle sue consuete battute taglienti, ha concluso: «Il potere monocratico non ce l’ha neppure più il Papa. Ma il Presidente della Repubblica, teoricamente, sì: potrebbe restare in carica vent’anni. Nessuno si scandalizza per questo?».

Vincenzo De Luca

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