Seggi aperti anche a Salerno e provincia per la tornata referendaria dedicata a cinque quesiti che mirano a modificare l’attuale normativa in materia di lavoro e a ridurre i tempi per l’ottenimento della cittadinanza da parte degli immigrati. Si potrà votare oggi fino alle ore 23 e domani, lunedì, dalle ore 7 alle 15. Al termine delle operazioni di voto, inizierà immediatamente lo scrutinio delle schede.
Referendum sul lavoro e cittadinanza: seggi aperti a Salerno e provincia
La consultazione popolare riguarda tematiche di forte impatto sul piano giuridico e sociale, tra cui l’abolizione o la modifica di norme relative ai contratti di lavoro, alle tutele per i lavoratori e alla procedura per la concessione della cittadinanza. I cinque referendum, di natura abrogativa, sono vincolati al raggiungimento del quorum: per essere validi, dovranno registrare una partecipazione pari ad almeno il 50% più uno degli aventi diritto al voto.
In vista di questa soglia, sarà determinante il dato definitivo sull’affluenza alle urne, monitorato a più riprese nel corso della giornata e nella mattinata di lunedì. In caso di mancato raggiungimento del quorum, i quesiti verranno considerati nulli, a prescindere dall’esito del voto.
In tutte le sezioni elettorali è stato predisposto il regolare presidio di personale incaricato, mentre le forze dell’ordine garantiscono la sicurezza e la regolarità delle operazioni. Gli aventi diritto al voto sono invitati a presentarsi muniti di documento d’identità e tessera elettorale. Coloro che ne abbiano smarrito o deteriorato una copia possono richiederla agli uffici comunali, che resteranno aperti per tutta la durata della consultazione.
L’esito dei referendum potrebbe avere un impatto rilevante sul quadro normativo nazionale, incidendo su materie di stretta attualità e fortemente dibattute, con particolare riferimento ai diritti dei lavoratori e all’integrazione degli stranieri nel tessuto civico italiano.
I dati sull’affluenza
- Alle 12 di domenica 8 giugno in provincia di Salerno ha votato il 5,21% degli aventi diritto