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Procura di Vallo della Lucania, il TAR Lazio accoglie il ricorso del magistrato Cacciapuoti: annullata esclusione dal concorso

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Procura di Vallo della Lucania

Il TAR Lazio ha accolto il ricorso ed annullato l’esclusione del magistrato Giuseppe Cacciapuoti dal concorso per Procuratore della Repubblica a Vallo della Lucania, sottolineando che il superamento del limite di pagine nell’autorelazione non comporta l’inammissibilità della domanda. Lo riporta InfoCilento.

Vallo della Lucania, accolto il ricorso del magistrato Cacciapuoti

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, Sezione Prima, ha accolto il ricorso presentato dal magistrato Giuseppe Cacciapuoti contro l’esclusione dalla procedura concorsuale per il ruolo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania.

Il caso

La vicenda riguarda il rigetto da parte del Consiglio Superiore della Magistratura (CSM) della domanda di Cacciapuoti, motivato dal fatto che l’autorelazione allegata superava il limite massimo di 10 pagine previsto dal bando, contenendo invece 16 pagine. In seguito, il CSM aveva deliberato la nomina di un altro magistrato, Francesco Rotondo.

Il ricorso e la motivazione del TAR

Nel ricorso, il magistrato ha sostenuto che il bando di concorso non prevedeva l’inammissibilità della domanda in caso di superamento del limite di pagine, ma solo per errori formali nella trasmissione o mancanza di documenti. Inoltre, ha richiamato la normativa aggiornata nel dicembre 2024, la quale per la prima volta specifica che il limite dimensionale è “a pena di inammissibilità”, norma non applicabile retroattivamente al suo caso.

Il TAR Lazio, richiamando una sentenza precedente confermata dal Consiglio di Stato, ha dato ragione a Cacciapuoti, sottolineando che la sanzione di inammissibilità è legata solo a modalità errate di trasmissione, non al superamento del numero di pagine dell’autorelazione.

Vallo della Lucania

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