Richiesto il consiglio comunale a Baronissi per il riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla richiesta di un immediato cessate il fuoco nei territori colpiti dal conflitto in Medio Oriente. Lo riporta SalernoToday.
Baronissi, consiglio comunale per il riconoscimento dello Stato di Palestina
Questa mattina, lunedì 26 maggio, è stata presentata ufficialmente al Comune di Baronissi la richiesta per convocare un Consiglio comunale monotematico, incentrato sul riconoscimento dello Stato di Palestina e sulla richiesta di un immediato cessate il fuoco nei territori colpiti dal conflitto in Medio Oriente. La proposta si basa su un testo già approvato da altri enti locali, tra cui i Comuni di Napoli, Vercelli e Montefusco, e mira a rafforzare, anche a livello locale, una mobilitazione istituzionale a favore della pace e dell’autodeterminazione dei popoli.
La richiesta
Il documento è stato firmato da un ampio e variegato gruppo di realtà locali, tra cui l’Associazione di Amicizia Italia-Cuba, l’Associazione Memoria in Movimento, il Comitato “Nostra” di Baronissi e i Giovani Comuniste/i del Partito della Rifondazione Comunista della Provincia di Salerno. I promotori sottolineano che il Comune di Baronissi ha già dimostrato in passato una forte sensibilità verso queste tematiche, partecipando alla Marcia Perugia-Assisi, esponendo la bandiera palestinese sulla facciata del municipio e organizzando eventi pubblici per denunciare l’apartheid e le violazioni dei diritti umani.
Nella mozione si richiede al Comune di sollecitare il riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del Governo italiano, di chiedere un immediato cessate il fuoco nei territori palestinesi, di sostenere l’adesione della Palestina alle Nazioni Unite, di condannare l’occupazione e la colonizzazione dei territori, e di promuovere il rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani. L’obiettivo è creare una rete di Comuni che, attraverso atti ufficiali, esercitino pressione sulle istituzioni nazionali ed europee affinché adottino posizioni chiare a favore della pace. Nella nota si afferma: “Anche i Comuni hanno la responsabilità di prendere posizione di fronte ai drammi umanitari del nostro tempo. È un atto di coerenza, giustizia e solidarietà”.