Sarà la Campania la prima regione italiana a dotarsi di una legge sull’onco-riabilitazione, un provvedimento innovativo destinato a rafforzare il percorso di cura dei pazienti oncologici fin dalle prime fasi della diagnosi. Il tema è stato al centro del convegno svoltosi ieri 21 maggio a Salerno, promosso dagli Ordini provinciali dei fisioterapisti e dei medici. Lo riporta l’odierna edizione del Mattino.
Campania, presto una legge regionale sull’oncologia
Durante l’evento, il presidente della Regione, Vincenzo De Luca ha fatto il punto sullo stato della sanità campana. «La sanità è l’ambito che misura il grado di civiltà di un Paese», ha affermato, denunciando il cronico sottofinanziamento del settore: «In Italia gli stanziamenti per la sanità si attestano al 6,2% del Pil, contro il 10% della Germania e l’8,5% della Francia. È evidente che in queste condizioni si lavora costantemente in affanno».
Il discorso di Vincenzo De Luca
Nonostante ciò, De Luca rivendica i risultati ottenuti dalla Regione: «Siamo partiti da sottozero, ma oggi possiamo vantare traguardi di assoluta eccellenza, anche in ambito oncologico. La rete oncologica campana è ormai un modello a livello nazionale». Il governatore ha annunciato inoltre nuovi investimenti: «Proseguiremo con la costruzione di nuovi ospedali, a partire da quello di Salerno. Ne stiamo realizzando dieci in tutta la regione». Altro fronte prioritario è la medicina territoriale: «Stiamo lavorando sulle Case di comunità, ma resta il nodo del personale che dovrà operare al loro interno».
La proposta di legge
La legge sull’onco-riabilitazione porta la firma del consigliere regionale Tommaso Pellegrino, che ne sottolinea il valore strategico: «Questa norma mette al centro la qualità della salute. Alla diagnosi deve seguire immediatamente un percorso riabilitativo, per reinserire il paziente nel mondo del lavoro e nella società». La proposta, evidenzia Pellegrino, prevede la presa in carico globale del paziente sin dall’inizio del percorso oncologico, coinvolgendo un team multidisciplinare di professionisti sanitari. «Anche per questo – aggiunge – è fondamentale aumentare i corsi delle professioni sanitarie, specialmente nella nostra provincia».
A fare eco è Mariaconsiglia Calabrese, presidente dell’Ordine dei fisioterapisti di Salerno: «Con questa proposta vogliamo rafforzare l’idea di un accompagnamento continuo del paziente oncologico, dalla diagnosi all’intervento chirurgico, fino alle terapie chemio e radioterapiche».
Sanità integrata, niente barriere
Un appello all’unità e all’integrazione tra le varie figure sanitarie è arrivato dal presidente dell’Ordine dei Medici di Salerno, Giovanni D’Angelo: «Non devono esistere barriere tra i settori della sanità. Oggi è fondamentale che tutti gli attori del sistema collaborino per affrontare le problematiche con spirito di squadra».
Al convegno sono intervenuti anche il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, Vincenzo D’Amato, e il sindaco della città, Vincenzo Napoli. Tra i partecipanti anche il dg dell’ASL Salerno, Gennaro Sosto, che ha illustrato un progetto già avviato: «Siamo partiti con un programma di teleriabilitazione per i percorsi riabilitativi generali. L’obiettivo è estendere questa modalità anche ai pazienti oncologici, con percorsi specifici guidati dai poli oncologici regionali, partendo proprio da Salerno».