Cronaca

Tre vigili del fuoco morti stroncati dallo stesso raro tumore ad Arezzo: si indaga sulle tute ignifughe e schiume antincendio

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I tre vigili del fuoco

Tre vigili del fuoco morti stroncati dallo stesso raro tumore ad Arezzo. L’inchiesta si concentra sull’analisi della connessione tra il brutto male e l’esposizione a sostanze Pfas (perfluoroalchiliche), presenti nelle tute ignifughe e nelle schiume antincendio. Lo riporta Il Messaggero.

Tre vigili del fuoco morti per raro tumore ad Arezzo: si indaga

Tre pompieri in servizio presso il comando di Arezzo hanno perso la vita a causa di un glioblastoma di IV grado, un raro tumore cerebrale. Questa tragica coincidenza ha suscitato preoccupazione tra i familiari, spingendo la Direzione centrale per la Salute del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco a avviare un’indagine interna per verificare possibili cause professionali legate alla malattia.

Sotto esame le sostanze Pfas nei materiali di lavoro

L’inchiesta si propone di indagare una possibile connessione tra l’insorgenza di tumori e l’esposizione a sostanze Pfas (perfluoroalchiliche), presenti nei dispositivi di protezione individuale e nei materiali utilizzati dai vigili del fuoco, come tute ignifughe e schiume antincendio. Come riportato da La Nazione, l’indagine coinvolgerà università della Toscana e dell’Emilia-Romagna per esaminare gli effetti di queste sostanze sulla salute dei pompieri.

Casi sospetti in Emilia-Romagna e Umbria

I tre decessi avvenuti ad Arezzo non sarebbero un caso isolato. Altri vigili del fuoco sono deceduti a causa della stessa patologia in diverse aree dell’Emilia-Romagna, alimentando il sospetto di un legame con l’ambiente lavorativo. Considerando che il glioblastoma ha un’incidenza di 3-4 casi ogni 100.000 abitanti, i tre decessi tra circa 200 vigili in servizio ad Arezzo rappresentano un dato anomalo che ha accresciuto le preoccupazioni dei familiari.

L’inchiesta potrebbe espandersi ulteriormente a seguito della segnalazione della vedova di un altro vigile del fuoco, che vive in Umbria ma ha prestato servizio per anni al comando di Arezzo, deceduto a causa dello stesso tipo di tumore. Anche questo caso verrà analizzato per accertare la presenza di eventuali fattori comuni con gli altri decessi.

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