Sono stati posti agli arresti domiciliari tre giovani di Angri, ritenuti responsabili di una violenta aggressione ai danni di due fratelli di Boscoreale, avvenuta nel novembre 2022 nei pressi di un distributore automatico di bevande h24 situato in via Don Angelo Pagano, a Scafati. Il provvedimento cautelare, emesso dal Tribunale di Nocera Inferiore su richiesta della Procura, è stato notificato ieri dai carabinieri della tenenza locale come riportato dal quotidiano Il Mattino oggi in edicola.
Tentato omicidio a Scafati: arrestati tre giovani
L’episodio, classificato fin dalle prime indagini come una spedizione punitiva, risale alla notte del 2 novembre 2022, quando i due fratelli, poco più che ventenni, furono affrontati da tre coetanei armati di coltello. La lite, inizialmente verbale, degenerò rapidamente in violenza, culminando con il ferimento grave di uno dei due giovani, accoltellato ripetutamente alla schiena. Trasportato d’urgenza all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia, il ragazzo fu ricoverato in prognosi riservata e sottoposto a un delicato intervento chirurgico a causa di una grave emorragia interna.
Le indagini, condotte dai carabinieri della tenenza di Scafati, si concentrarono fin da subito sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area. I filmati, acquisiti immediatamente dopo l’aggressione, risultarono determinanti per la ricostruzione dei fatti e l’identificazione dei presunti responsabili.
La ricostruzione
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, quella sera l’incontro tra le due parti non fu casuale. Gli investigatori ipotizzarono che l’appuntamento fosse stato concordato per un chiarimento, poi degenerato in una violenta colluttazione. I cinque coinvolti, infatti, si conoscevano da tempo.
La lite sfociò rapidamente nell’aggressione fisica, con i tre giovani di Angri che si scagliarono contro i fratelli di Boscoreale. A subire le conseguenze più gravi fu uno dei due, ripetutamente colpito con un coltello. Nonostante le ferite, il ragazzo riuscì a tornare a casa prima di essere trasportato in gravi condizioni al pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, dove fu operato d’urgenza.
Nel frattempo, gli aggressori si diedero alla fuga, facendo perdere le proprie tracce. Tuttavia, grazie agli elementi raccolti, i carabinieri identificarono i presunti responsabili, portando all’emissione del provvedimento cautelare che, a poco più di due anni di distanza, ha condotto all’arresto dei tre indagati.