Allieve violentate dal maestro di taekwondo: l’uomo finisce a processo a Capaccio Paestum. La difesa ha presentato un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione contro l’ordinanza degli arresti domiciliari emessa il 10 ottobre 2024 del Tribunale del Riesame. Lo riporta Stiletv.
Capaccio Paestum, a processo un maestro di taekwondo
Un maestro di taekwondo di Capaccio Paestum è attualmente agli arresti domiciliari dal 27 luglio 2024, accusato di presunti abusi sessuali sulle sue allieve in palestra. La situazione potrebbe evolversi verso una detenzione in carcere, poiché i legali della difesa hanno presentato un ricorso alla Suprema Corte di Cassazione contro l’ordinanza del 10 ottobre 2024 del Tribunale del Riesame. Quest’ultima ha accolto l’appello del pubblico ministero, ritenendo inadeguata la misura cautelare degli arresti domiciliari e richiedendo la detenzione in carcere. La difesa, invece, ha chiesto la revoca degli arresti domiciliari, proponendo che il maestro possa recarsi al lavoro con specifiche limitazioni orarie e l’uso di un braccialetto elettronico.
Rinviato a giudizio
Nel frattempo, il giudice per l’udienza preliminare Annamaria Ferraiolo del Tribunale di Salerno ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio presentata dal pubblico ministero Gianpaolo Nuzzo della Procura locale, avviando così il processo nei confronti di un maestro di 68 anni, assistito dagli avvocati Francesco Raeli e Marco Nigro. L’uomo è accusato di violenza sessuale (art. 609 bis) nei confronti di una bambina di 9 anni e di due gemelline di 11, con l’aggravante di aver perpetrato il reato su minorenni all’interno di un istituto scolastico e in modo continuativo, dal giugno 2021 al maggio 2023.
In particolare, durante diversi esercizi di stretching, avrebbe toccato le allieve ripetutamente, arrivando a palpeggiarle al seno e nelle parti intime, infilando le mani sotto le magliette e negli slip, sotto la scusa di illustrare meglio i movimenti da eseguire durante gli allenamenti. L’imputato, dal canto suo, ha sempre dichiarato la propria innocenza. La prima udienza si svolgerà il 12 marzo prossimo presso la terza Sezione penale, 1° collegio, del Tribunale di Salerno. I genitori delle bambine sono stati riconosciuti come parti civili.