Nella giornata di ieri, venerdรฌ 20 dicembre, due detenuti di origine marocchina hanno tentato l’evasione dal carcere minorile di Nisida a Napoli ma sono stati prontamente fermatiย dai poliziotti penitenziari. La denuncia arriva dal SAPPE.
Napoli, detenuti tentano l’evasione dal carcere di Nisida
Ieri, venerdรฌ 20 dicembre, due detenuti di origine marocchina hanno cercato di fuggire dal carcere di Nisida. La notizia รจ stata riportata dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, attraverso le parole del vicecoordinatore regionale campano per il settore minorile, Sabatino De Rosa.
ยซDopo l’attivazione dell’allerta, sono immediatamente iniziate le ricerche. Uno dei due รจ stato rintracciato rapidamente, nascosto su un palo vicino al cosiddetto Terzo Reparto, che gli avrebbe consentito di scavalcare il muro di cinta. L’altro detenuto, invece, รจ stato trovato circa 30 minuti dopo, quasi alle pendici dell’isola, dove si era rifugiato tra la vegetazione sempre piรน incolta che circonda l’isolaยป.
Il Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) esprime una denuncia chiara: ยซร evidente che la catena di comando dell’IPM di Napoli non riesce piรน a gestire le problematiche e le difficoltร che affliggono l’istituto. Da troppo tempo, a Nisida, si assiste a una gestione del personale che si discosta completamente da come dovrebbe essere organizzato il lavoro, in base ai gradi e ai ruoli. Questo porta a una forte demotivazione tra gli agenti. Vogliamo riconoscere l’operato del personale di Polizia Penitenziaria che รจ intervenuto con successo per evitare una duplice evasione, ma l’inerzia che stiamo osservando fa pensare che sia opportuno che il Dipartimento della Giustizia minorile e di Comunitร consideri un avvicendamento per il direttore del carcere minorile, in carica da 25 anniยป, conclude De Rosa.
La denuncia
Donato Capece, segretario generale del Sappe, esprime solidarietร ai poliziotti: ยซIl fallimento del Dipartimento Giustizia Minorile e di Comunitร : il DGMC รจ nato per rispondere allโesigenza legittima di interventi specifici nella cosiddetta esecuzione penale esterna. Tanto che diversi anni fa le competenze degli UEPE sono passati al DGMC nellโottica di una specializzazione di tale dipartimento nellโintervento sulle misure alternative. Per assolvere ai suoi compiti e attivare interventi di natura preventiva nel settore del disagio minorile, il DGMC prevedeva servizi innovativi quali i Centri di Prima Accoglienza e i Centri Diurni Polifunzionali. Qualche anno fa, tuttavia, alcuni CPA sono stati soppressi o annessi e oggi ci si rende conto dellโerrore di una simile determinazione, che noi come SAPPe abbiamo osteggiato fino allโultimo, giacchรฉ se ne richiede a gran voce la loro riapertura. Tutto ciรฒ ha provocato come conseguenza quella della creazione di un clone del DAP con la gran massa di energie impegnate nel controllo di 500 minori detenuti confermando il carcere dei giovani adulti fino al compimento del 25ยฐ anno di etร , questa รจ una delle ragioni principali dellโattuale ingovernabilitร delle carceri minorili. Inoltre, qualche settimana fa, la bozza di Decreto del Ministro della Giustizia ha soppresso molti Centri Diurni Polifunzionali, unico presidio, in parecchie realtร , di intervento sul malessere giovanileยป.
ยซPeraltro, aggiunge il leader Sappe, da qualche tempo, si sente parlare della riapertura delle comunitร chiuse, non molto tempo fa, perchรฉ esageratamente onerose, totalmente fuori controllo e affidate, non al Corpo di Polizia Penitenziaria ma a privati in convenzione con specifici e costosi contratti. Se non si tiene nel debito conto la professionalitร dei Baschi azzurri nessun servizio e nessuna sperimentazione potrร avere la benchรฉ minima possibilitร di successo! In piรน, lโaver distolto energie per fare quello che il DGMC non รจ in grado di fare, ossia gestire strutture detentive con modalitร che non tengono conto del modificarsi dei minori detenuti, ha distolto energie e risorse allโarea extramoeniaยป.