Damiano dei Maneskin sostiene la fidanzata Giorgia Soleri che presenta la proposta di legge che dichiara la vulvodinia malattia cronica ed invalidante. È stata depositata alla Camera e al Senato la proposta di legge per riconoscere la Vulvodinia e la Neuropatia del Pudendo come malattie croniche e invalidanti. Questo testo prevede inoltre l’esenzione dalla partecipazione alla spesa pubblica per le relative prestazioni sanitarie, l’istituzione di un fondo nazionale specifico e di un registro nazionale per la raccolta dati, la promozione di una formazione medica specifica sul tema e la promozione di attività di sensibilizzazione, di informazione e di prevenzione primaria nelle scuole.
Damiano sostiene Giorgia: uniti per dichiarare la vulvodinia malattia cronica
Testimonial d’eccezione l’influencer Giorgia Soleri, accompagnata dal fidanzato, Damiano dei Maneskin, che di questa battaglia si è fatta promotrice. “Spero che questa legge aiuti le prossime Giorgia a non vivere otto anni di dolore in silenzio“.
Il frontman della celebratissima band romana, che indossava un impeccabile completo beige con camicia in tinta e cravatta bordeaux, si è mostrato molto disponibile e accettato le decine di richieste di selfie fatte dai giornalisti, dal personale della Camera (in special modo femminile) che si è avvicinato alla sala stampa di Montecitorio, richiamato dal nome del cantante. Damiano ha accompagnato la compagna che, essendone affetta dalla patologia, è stata una delle prime donne negli anni passati a parlare della vulvodinia, a rendere nota una malattia che, secondo stime, colpisce circa il 12-15% delle donne e può compromettere seriamente la qualità della vita.
La proposta di legge
“La vulvodinia e la neuropatia del pudendo sono tutt’altro che malattie rare in quanto affliggono una donna su sette. Nonostante l’altissima diffusione, sono patologie sottostimate da molti medici e misconosciute dalla società e, di conseguenza, ancora poco tutelate dallo Stato”, hanno affermato Giuditta Pini (Pd), prima firmataria alla Camera e Giuseppe Pisani (M5s), primo firmatario al Senato. “Per questo motivo – hanno concluso – c’è ancora molto da fare al fine di eliminare lo stigma e le disuguaglianze sulle malattie di genere, che affliggono soprattutto la popolazione femminile, favorendone la prevenzione, diagnosi e cure tempestive“.
La proposta prevede – tra l’altro – il riconoscimento della vulvodinia e neuropatia del pudendo nei Lea come malattie croniche e invalidanti; l’individuazione di centri di riferimento pubblici regionali per il corretto trattamento del dolore pelvico; l’esenzione dalla partecipazione alla spesa pubblica per le relative prestazioni sanitarie, l’istituzione di un fondo nazionale specifico; l’accesso agevolato al telelavoro e allo smart working per le lavoratrici e l’accesso agevolato alla didattica a distanza.