Guerra

Guerra Ucraina: Zara sospende le vendite in Russia

Continua la fuga delle multinazionali dalla Russia. Il colosso dell’abbigliamento Zara ha deciso di sospendere, con effetto immediato, le vendite nei negozi fisici e online in tutto il Paese. Lo fa sapere Inditex, la multinazionale spagnola dedicata all’abbigliamento di cui fanno parte Zara, Bershka, Pull&Bear, Stradivarius, Oysho, Massimo Dutti, Zara Home e Uterque, che ha annunciato di aver temporaneamente sospeso la sua attività in Russia a causa della guerra contro l’Ucraina.

Guerra Ucraina: Inditex sospende le attività in Russia

La decisione drastica è stata presa perché l’azienda non riuscirebbe a garantire la continuità delle operazioni nelle circostanze attuali. Al di là dei problemi di approvvigionamento, inoltre, si intende rispettare anche le sanzioni imposte da altri governi contro Mosca. La chiusura riguarderà sia il canale online che i negozi fisici, che a partire da questo momento terranno le saracinesche abbassate in tutte le città russe.

La priorità dell’azienda resta la forza lavoro

I portavoce di Zara e di Inditex ci hanno tenuto a precisare che la loro priorità resta la forza lavoro nel paese, che al momento conta più di 9.000 persone. Per loro è stato pensato un piano speciale di sostegno, anche se al momento non sarebbero stati forniti altri dettagli. “La Russia rappresenta circa l’8,5% dell’ebit globale del gruppo, tutti negozi operano in affitto, quindi l’investimento non è rilevante da un punto di vista finanziario”, hanno spiegato coloro che sono ai vertici dell’azienda.

Le altre aziende del settore dell’abbigliamento

Così facendo, dunque, i colossi della moda low-cost si uniscono agli altri grandi nomi del settore fashion che hanno escluso la Russia dai loro affari. H&M, Chanel, Gucci, Hermès sono solo alcuni dei brand e delle Maison che hanno deciso di protestare contro l’invasione in Ucraina in modo importante e deciso.

RussiaUcraina

Ultime notizie