Emergono dettagli sulla strage di Ardea e su Andrea Pignani, 34enne che domenica mattina ha sparato – e ucciso – i fratellini David e Daniel Fusinato, di 5 e 10 anni, e un pensionato, Salvatore Ranieri. Sui social ci sono poche tracce dell’esecutore della strage che si è poi tolto la vita. “Sono colui che attraversò l’abisso delle ére e si soffermò sul ciglio dell’umanità” scriveva sotto una foto da lui scattata e pubblicata su social.
Strage di Ardea, chi è Andrea Pignani
Come riportato dall’edizione odierna del quotidiano Il Mattino, Andrea Pignani nell’ottobre del 2019 si era trasferito con i genitori nella villetta all’interno del consorzio di Colle Romito. Proprio Romano Catini, presidente del consorzio, ricorda Pignani come una persona dalla doppia personalità: “Bisticciava ma poi quando ci parlavi si mostrava educato e affabile, una doppia personalità”.
Dopo aver sparato a bambini e pensionato, domenica Andrea Pignani è tornato a casa dove si è barricato. I carabinieri hanno circondato l’abitazione, una prima cinturazione a largo raggio con le pattuglie territoriali, e un’altra più a stretto raggio effettuata dalle Api e dalle Squadre operative di supporto. Agli atti per Pignani risulta solo un ricovero di un giorno avvenuto l’11 maggio del 2020 al Nuovo Ospedale dei Castelli di Ariccia, in seguito proprio a un intervento dei carabinieri in soccorso della madre minacciata da lui con un coltello.
Il racconto della madre di Andrea Pignani
Rita Rossetti, 64 anni, è la madre di Andrea Pignani. Al Mattino ha raccontato: “L’ho visto rientrare in casa con la pistola, era trafelato e confuso, il viso tirato, ho capito subito che aveva combinato qualcosa di molto brutto e sono uscita fuori”.