Dopo quella inglese, a spaventare l’Italia è la variante brasiliana del Covid. A preoccupare, in particolar modo, è la scoperta di un nuovo caso in una scuola di Roma. Il nuovo ceppo infatti potrebbe rappresentare un pericolo per il vaccino: sarebbe infatti in grado di eludere la risposta degli anticorpi.
Covid, i pericoli della variante brasiliana
Come riportato da Il Mattino, l’Istituto Superiore di Sanità non si sbilancia. Si avranno più certezze dopo l’indagine condotta su un totale di 1.058 campioni positivi al Covid. Per rilevare l’eventuale presenza delle varianti si studieranno 4 macro-aree: Nord-Ovest, Nord-Est, Centro, Sud e Isole.
L’Iss spiega che fino ad ora gli studi hanno dimostrato “una potenziale maggiore trasmissibilità o propensione alla reinfezione. Non sono disponibili evidenze sulla gravità della malattia. Sono in corso studi per confermare l’efficacia dei vaccini sulle tre principali varianti”.
Le mutazioni della variante brasiliana
Francesco Menichetti, ordinario di malattie infettive dell’Università di Pisa, ha spiegato che la variante brasiliana “ha tre mutazioni molto importanti, vicine tra loro, che alterano la conformazione della proteina. Questo significa che la variante può eludere la risposta anticorpale e quindi i vaccini in uso possono non provvedere un’efficacia massimale del 90 per cento, anche se si spera possano avere una qualche efficacia, sia pure ridotta.
Se la variante brasiliana sia maggiormente infettiva è possibile, non sappiamo nulla invece della gravità della forma della malattia che si può sviluppare. Ricordiamo che questa variante è stata la protagonista’ dell’epidemia ospedaliera a Perugia che ha colpito quasi 200 operatori”.
