Secondo gli organizzatori le motivazioni del provvedimento sono incomprensibili: “L’associazione – fanno sapere – ha ottemperato a tutti gli adempimenti necessari a svolgere suddetta manifestazione, ovvero Scia al Suap Cilento, Scia all’ ASL e piano di emergenza ed evacuazione e in più polizza assicurativa dei partecipanti”.
Nel documento del commissario prefettizio si sottolinea che “non vi sono le condizioni per garantire in forma assoluta la pubblica e privata incolumità”.
Dopo il festival degli Antichi Suoni, dunque, stop anche al Presepe Vivente. A risentirne sarà l’intera comunità, oltre agli organizzatori, ed anche la Parrocchia Santa Maria dei Longobardi, cui sarebbero stati devoluti i proventi dell’evento.